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Meningite da meningococco

by Adriana
Pubblicato: Ultimo aggiornamento

Cos’è la meningite da meningococco?

La meningite meningococcica è una malattia infettiva causata dal batterio Neisseria meningitidis che colpisce le meningi, ossia le membrane che ricoprono il cervello.
Il batterio, detto comunemente meningococco, alberga nel naso e nella gola di un individuo (detto portatore sano), da cui può passare nel sangue e raggiungere le meningi, provocando la malattia meningococcica.

 
La meningite meningococcica ha segni e sintomi specifici: nel bambino sopra l’anno di età e nell’adulto ha un esordio improvviso ed è caratterizzata da febbre, mal di testa, rigidità nucale, nausea; nel bambino più piccolo questi sintomi possono essere più sfumati. Quando il batterio invade anche il sangue (setticemia) si ha la comparsa di macchie rosse e lesioni su tutto il corpo.

 
La malattia meningococcica è una malattia molto grave, che progredisce rapidamente; anche quando vengano prontamente somministrati gli antibiotici, la malattia presenta una elevata letalità, soprattutto quando si ha setticemia.
La malattia si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie; colpisce prevalentemente bambini piccoli da 0 a 5 anni e adolescenti fra 15 e 19 anni.
Le infezioni da meningococco sono diffuse in tutto il mondo e in Italia il maggior numero dei casi si verifica verso la fine dell’inverno o all’inizio della primavera. 
In Italia circolano principalmente due diversi tipi di meningococco, il B e il C.


 

Com’è il nuovo vaccino coniugato contro il meningococco C?

 
Il nuovo vaccino coniugato contro il meningococco C protegge soltanto da questo batterio, mentre non dà alcuna protezione dagli altri tipi di meningococco (il B), né dall’emofilo, né dalla pneumococco.
Il vaccino è efficace in tutte le classi di età, dai bambini piccolissimi agli adulti. E’ stato ampiamente utilizzato in una campagna di vaccinazione di massa condotta in Gran Bretagna negli anni 1999-2001: durante questa campagna sono stati vaccinati più di dieci milioni di bambini e ragazzi fino a 24 anni e i casi di meningite da meningococco C si sono drasticamente ridotti.
Dopo la Gran Bretagna, altri Paesi europei hanno iniziato campagne di vaccinazione, quali l’Irlanda, la Spagna, i Paesi Bassi, la Francia; recentemente hanno cominciato a vaccinare anche il Canada e l’Australia.
Il vaccino fornisce una protezione duratura nel tempo.
Chi si vaccina protegge prima di tutto sè stesso e poi la comunità in cui vive, riducendo la possibilità di essere un portatore sano del batterio.
 

La vaccinazione ha effetti collaterali?

Il vaccino coniugato non è un vaccino vivo, perché contiene solo alcuni componenti del meningococco C; per questo motivo è assolutamente ben tollerato. Possono verificarsi effetti collaterali per lo più locali, che sono tuttavia lievi e transitori: questi includono reazioni quali rossore, gonfiore e tensione/dolore nel sito di iniezione. Meno comunemente si possono verificare reazioni generalizzate come febbre e brividi.
E’ possibile vaccinare un bambino allergico alle proteine dell’uovo e/o del latte, perché questi ultimi non sono contenuti nel vaccino. Inoltre, il vaccino non contiene né mercurio né conservanti di alcun tipo.

Chi deve essere vaccinato?

Nonostante sia necessario vaccinare i soggetti a rischio (quali quelli con deficit immunitari e asplenia anatomica o funzionale), nessuno può considerarsi protetto dal rischio di contrarre la malattia meningococcica se non è vaccinato: per questo motivo il vaccino può essere somministrato a tutti, bambini, adolescenti e adulti, e in particolare ai bambini che vivono in condizioni di affollamento, come asili, scuole e ludoteche.
 

Quante dosi sono necessarie?

 
Per un bambino sotto i 12 mesi d’età, sono necessarie tre dosi di vaccino coniugato, a distanza minima di un mese l’una dall’altra; invece, per i bambini sopra i 12 mesi, gli adolescenti e gli adulti è sufficiente una sola dose.
Il vaccino può essere somministrato anche ai neonati prematuri, con lo stesso calendario vaccinale dei nati a termine.

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